La redazione di frazionamenti consiste nella divisione di terreni agricoli o edificabili per la successiva stipula di atti di compravendita o passaggi di proprietà in generale. L’attività viene svolta mediante rilievo dei punti di riferimento con strumentazione gps o stazione totale, stesura degli elaborati e consegna in via telematica all’Agenzia delle Entrate per l’approvazione finale.
La normativa catastale prevede che a seguito della costruzione o variazione della sagoma dei fabbricati, la mappa catastale venga aggiornata riportando quanto rilevato sul posto. Anche questa fase prevede un rilievo in loco, solitamente mediante stazione totale o gps, stesura degli elaborati e consegna in via telematica all’Agenzia delle Entrate.
Il catasto fabbricati, così come il catasto terreni, prevede l’aggiornamento delle planimetrie presenti in banca dati sia in caso di nuova costruzione di un immobile, sia in caso di variazioni apportate ai divisori interni. Ad ogni modifica autorizzata dal Comune di competenza deve seguire a fine lavori, l’aggiornamento della planimetria catastale.
Le variazioni di coltura consistono nell’aggiornamento delle colture presenti sui terreni agricoli. Questa attività è molto importante in caso di compravendita in quanto la coltura influisce sulla tassazione in sede di rogito, ma anche per il pagamento delle tasse di proprietà.
Le volture consentono l’aggiornamento dell’intestazione catastale degli immobili. In caso di compravendita vengono redatte dal Notaio, ma possono essere redatte anche in caso di Dichiarazione di Successione, Riunione di Usufrutto oppure semplice rettifica di quanto erroneamente riportato in banca dati.
I rilievi vengono effettuati con strumentazione costituita da stazione totale e gps. Questo consente di lavorare sia su aree limitate che su zone molto vaste con la massima precisione.
I rilievi effettuati in loco vengono poi elaborati in ufficio con la possibilità di restituire al cliente un supporto cartaceo, oppure un file vettoriale a due o tre dimensioni ed anche sovrapporre il rilievo alle mappe di Google Earth.
L’azione di riconfinamento consiste nel compiere a ritroso quella che in origine era stata l’azione di confinamento, ossia rappresentazione dei confini di proprietà su supporto cartaceo rilevando quanto presente sul terreno.
Il riconfinatore ha il compito di compiere il percorso opposto riportando in loco quando rappresentato su carta, utilizzando planimetrie, mappe catastali ed ogni altro elemento utile ad individuare la corretta posizione dei confini.
L’attività veniva in passato svolta con la semplice misurazione su carta delle distanze, riportando le stesse sul terreno con l’utilizzo di paline e cordelle metriche.
Oggi lo studio utilizza la stazione totale ed il gps per il rilievo in loco, oltre a programmi che correggono la deformazione delle mappe e ne consentono la georeferenziazione, con una evidente riduzione degli scarti ed un risultato che consente la materializzazione dei confini con scarti irrisori.
Siccome il gps per rilievi topografici non permette di essere utilizzato nelle aree boscate in quanto il segnale satellitare è troppo debole per consentire una adeguata precisione, per questo tipo di rilievo viene utilizzato un gps di precisione inferiore ma che può essere impiegato anche in presenza di vegetazione folta.
Il rilievo di aree boscate viene solitamente effettuato per il successivo abbattimento degli alberi e non richiede pertanto una precisione centimetrica come i rilievi topografici.
A completamento di questa operazione, è comunque possibile, dopo aver abbattuto e rimosso la vegetazione, procedere ad un riconfinamento come descritto nel paragrafo precedente.