A pochi chilometri dal centro della Città di Asti, abbiamo curato la ristrutturazione degli esterni in questa bellissima location che è anche sede di un’azienda agricola. La nuova terrazza ricavata sulla cantina costituisce una zona adatta ad eventi nella stagione estiva. La piscina è stata arricchita con la costruzione del bar inserito nel contesto esistente con utilizzo di materiali tradizionali. La vecchia cantina e l’infernotto sono stati recuperati e saranno utilizzati per le degustazioni.
Vaglierano (AT)
Lo studio ha curato la costruzione di questo fabbricato residenziale nel Comune di Baldichieri d’Asti (AT) a partire dal rilievo plano-altimetrico del terreno su cui sarebbe sorto l’edificio, passando attraverso la fase progettuale con la redazione degli elaborati grafici concordati in base alle esigenze ed al gusto della Committenza, sino alla fase realizzativa in cui ci siamo occupati della direzione lavori e della sicurezza in cantiere.
Nel Comune di Monale (AT) abbiamo realizzato questa ristrutturazione su progetto degli Architetti Serena Grattapaglia e Beatrice Campia.
Il fienile di una cascina piemontese è stato trasformato in abitazione. Si è deciso di non realizzare solai intermedi per sfruttare l’intera volumetria a disposizione, lasciando a vista la copertura in legno. Nella parte centrale è stata ricavata una porzione con soppalco aperto raggiungibile dalla scala interna nel soggiorno.
L’Architetto Serena Grattapaglia ha inoltre curato la scelta degli arredi con particolare attenzione alla zona giorno dove viene esaltata la coesistenza tra lo stile rustico e moderno.
Questo intervento è consistito nella trasformazione di una struttura destinata a magazzino, in abitazione.
Il risultato finale è un edificio che coniuga caratteristiche tradizionali dei fabbricati piemontesi con l’edilizia residenziale moderna dove la mescolanza tra presente e passato diventa l’elemento caratterizzante ed il valore aggiunto dell’immobile.
La ristrutturazione di questo edificio destinato a bed and breakfast, come spesso accade, è stata seguita in tutti gli aspetti, dalla progettazione sino al termine dei lavori.
L’abitazione aveva subito notevoli stravolgimenti in un’epoca in cui si riteneva che il passato contadino fosse qualcosa di cui vergognarsi ed anche gli edifici rurali dovessero essere resi moderni cancellando così la loro storia.
L’intervento è stato quindi mirato a ridare all’edificio quelle caratteristiche architettoniche tipiche piemontesi, valorizzando ciò che era rimasto ed inserendo elementi caratterizzanti dell’architettura rurale.
Nel Comune di Montafia (AT) ci siamo occupati della totale ristrutturazione di un fabbricato un tempo destinato ad abitazione rurale. L’intervento è stato realizzato con una grande attenzione al recupero ed alla valorizzazione degli elementi che caratterizzano la storia dell’edificio.
Già dal primo sopralluogo ci siamo resi conto che determinate parti strutturali come alcuni solai a voltine, non potevano essere recuperati in quanto gravemente lesionati.
La ricostruzione di questi elementi ha seguito la tipologia costruttiva originale, evitando di stravolgere la storia rurale dell’edificio.
Le strutture ricettive rappresentano per chi fa questo lavoro, il miglior modo per recuperare gli edifici tradizionali che diventano testimonianza di una edilizia rurale dove l’ospite durante il soggiorno può percepire attraverso gli elementi architettonici, quale fosse un tempo la funzione dell’edificio, rimanendo spesso affascinato da una realtà contadina che ancora oggi contraddistingue l’area in cui operiamo.
Gli elementi caratterizzanti di questa ristrutturazione sono il recupero del locale un tempo destinato a stalla che è diventato un soggiorno con bellissime voltine a vista, la camera da letto, con gli arredi tipici delle residenze rurali, ed il fienile, chiuso con una muratura frangisole che riprende il disegno tipico delle cascine piemontesi.
Questa ristrutturazione ha rappresentato una sorta di sfida per lo studio, ossia andare incontro alle esigenze della committenza ricavando quattro diverse unità abitative, mantenendo però le caratteristiche tipologiche del fabbricato piemontese.
La disposizione interna non ha stravolto l’aspetto esteriore delle facciate, che sono state arricchite con elementi architettonici tradizionali.
Si è reso necessario demolire una parte dei solai per venire incontro alle attuali normative sulle altezze interne dei locali. In questa porzione di edificio si è scelto di mantenere a vista la copertura, così da massimizzare l’effetto estetico del tetto in legno.